Il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista ritiene che il commissariamento del Comune renderebbe inagibili le opzioni prima ricordate e tante altre ancora.

Per questo motivo il nostro partito ha vissuto, a Corsico, un periodo di intenso dibattito interno che ha coinvolto l’interezza degli iscritti e dei simpatizzanti, nonché gli organismi dirigenti del Circolo intercomunale A. Gramsci.

Abbiamo rivolto il nostro primo pensiero a tutti i cittadini di Corsico che, ne siamo consapevoli, non meritano un vuoto amministrativo di quindici mesi, e le connesse, dannose conseguenze solo in parte sopra ricordate.

Abbiamo anche rivolto il pensiero a tutti quegli elettori che, convinti di avere dato un voto "a sinistra", oggi si sentono traditi, senza riuscirne a capire le reali motivazioni. Anche se questi cittadini non hanno votato Rifondazione Comunista, noi ci sentiamo solidali con loro e riteniamo di rappresentarli nelle loro reali esigenze e convinzioni.

Oltre che solidali, riteniamo doveroso essere responsabili e non contribuire a creare ulteriore sfiducia della gente nelle istituzioni e in coloro che sono chiamati a rappresentarla.

Per questi motivi, e a fronte della grave crisi apertasi nella maggioranza consiliare del Comune di Corsico, a seguito della quale si prospetta un concreto rischio di commissariamento del Comune stesso, ritenendo doveroso un atto di responsabilità verso i cittadini, il Partito della Rifondazione Comunista è determinato ad esprimere un voto favorevole al bilancio di previsione 2002.

Considerato, altresì, che l’attuale Giunta poggia su una maggioranza alquanto instabile, che pregiudica la possibilità di realizzazione del programma originario, ancorché modificato negli intenti contingenti, riteniamo che l’unica strada percorribile, ad esito dell’approvazione del bilancio, sia quella di giungere ad elezioni anticipate nella Primavera 2003.

Claudio Mendicino